Laboratorio di Fumetto (grafico-espressivo)
Creare una storia a fumetti
Note sull'attività
Nel periodo fra giugno e novembre 2008 questo tipo di laboratorio è stato proposto agli utenti della comunità- alloggio per minori “Lo Scoiattolo” ed ha avuto un buon riscontro di partecipazione da parte dei ragazzi coinvolti che hanno avuto modo di sperimentare un lavoro articolato e complesso come l'ideazione di una storia a fumetti.
Di lato è possibile fare click sul link che permette di vedere il risultato di questa esperienza. A partire dal 2010, il laboratorio è stato poi ripensato e riproposto su una storia di più ampio respiro, che i minori ospiti della comunità stanno tuttora sviluppando, poco alla volta.
Finalità educative
- sviluppo della capacità di lavorare in gruppo
- sviluppo delle proprie competenze grafiche
- ricerca e sviluppo di competenze narrative
Contenuti
- osservazione e esercizi pratici sulla sequenza narrativa
- lavoro pratico sulle tecniche di base (matita, china, pennarello, pantone)
- selezione e sviluppo di una tematica scelta dal gruppo
- realizzazione di un racconto a fumetti originale passando attraverso tutte le fasi necessarie: soggetto – bozza – sceneggiatura – layout – disegno - colorazione – impaginazione/lettering
Metodologia
Attraverso la realizzazione di una storia a fumetti, il laboratorio si propone di offrire un veicolo espressivo per gli utenti, che possono imparare a conoscere nuove tecniche grafiche e contemporaneamente sviluppare, vivendo le varie fasi del processo creativo, la capacità di lavorare all'interno di un'équipe creativa.
Luogo
Il laboratorio si tiene all'interno della struttura della comunità.
Durata delle sessioni
Le sessioni di disegno hanno durata che può variare dall'una alle due ore.
Fruitori
Il gruppo di utenza può essere formato da bambini di IV-V elementare o ragazzi frequentanti la scuola media e superiore.
Operatori impegnati
Il gruppo viene condotto e coordinato da un educatore professionale presente in struttura, con esperienze nel campo dell'illustrazione e del fumetto.

Laboratorio di Speaker (espressivo)
Una notte da speaker
Note sull'attività
A partire da novembre 2009, agli utenti della comunità alloggio "Lo Scoiattolo" è stato proposto, con il consenso delle famiglie, di partecipare alla progettazione e conduzione di un programma radiofonico in diretta.
Il tutto è stato possibile collaborando con la webradio torinese Radio T.R.I.P., che all'interno dei suoi studi da cinque anni fornisce la possibilità ai giovani del territorio di Torino di esprimersi attraverso un mezzo particolare come la radio.
Nel 2011 l'esperienza è stata replicata e si è deciso di portare avanti questo esperimento con i ragazzi ospiti in comunità. All'indirizzo www.radiotrip.net è possibile scaricare i podcast in mp3 delle trasmissioni.
Finalità educative
- sviluppo della capacità di lavorare in gruppo
- sviluppo della propria competenza linguistica (scritta e orale)
- sviluppo della capacità di relazionarsi con un pubblico in ascolto
Contenuti
- ascolto e esercizi pratici di speaking
- prove di taglio e montaggio audio su computer
- sviluppo di una tematica scelta dal gruppo
- redazione della scaletta del programma
- conduzione della trasmissione
Metodologia
Attraverso la pianificazione e conduzione del programma radiofonico, il laboratorio fornisce agli utenti la possibilità di mettersi in gioco su più livelli, da quello organizzativo a quello relazionale, aiutando in molti casi a superare incertezze e timidezze nella relazione.
Luogo
Il laboratorio si tiene all'interno della struttura della comunità per quanto riguarda la parte organizzativa, mentre si trasmette dagli studi della webradio Radio T.R.I.P. in Strada delle Cacce, a Torino.
Durata
L'organizzazione dura dalle 3 alle 5 settimane, per arrivare a una diretta serale di circa due ore.
Fruitori
Il gruppo di utenza può essere formato da ragazzi frequentanti la scuola media e superiore.
Operatori impegnati
Il gruppo viene gestito e coordinato da un educatore professionale della struttura, con il supporto dei tecnici e speaker della webradio.

Laboratorio di Teatro (espressivo)
Teatro educativo e sociale
Il teatro educativo e sociale: uno strumento.
Il teatro è un’esperienza significativa del processo di formazione dell’individuo, poiché si mettono in moto processi quali l’autocontrollo, la capacità comunicativa e di relazione e il riconoscimento di risorse personali. In questo senso il teatro educativo e sociale mira non solo ad un sostentamento fisico del bambino, ma anche psicologico, affettivo, relazionale, promuovendo processi di empowerment individuali e collettivi, e favorendo la costruzione e la comunicazione di identità.
Attraverso una conduzione mirata, un setting protetto, linguaggi ludici e ricreativi, discussioni, si forma un gruppo di lavoro coeso, e si sviluppano temi condivisi inerenti a problematiche o vissuti traumatici. L’elaborazione successiva offre ai bambini una possibilità di superamento, di impiego positivo di sé.
Il laboratorio
La proposta di laboratorio teatrale non si costituisce al di fuori del contesto, al contrario, si colloca a cavallo tra il progetto individuale di ciascun bambino e il progetto del servizio, creando opportunità di sviluppo del singolo individuo (Io), e del gruppo in cui è inserito (Noi). In questo tipo di lavoro al bambino non viene più richiesto di recitare una parte che altri hanno stabilito per lui, ma è chiamato ad un investimento emozionale e intellettivo, e ad un processo di apertura verso gli altri. Il linguaggio prevalente è quello dell’improvvisazione, come “autentico spazio dal gesto infantile che aiuta i bambini a diventare liberi”.
Tempi
Al fine di garantire una presenza continuativa e stabile dei partecipanti, la durata prevista per un laboratorio di teatro educativo sociale all’interno dell’Associazione “Casa Nostra” è di circa 4 mesi. Il laboratorio si articola in diverse fasi:
- I fase: interazione. Questo passaggio comprende la formazione coeso di un gruppo di lavoro che conosca, rispetti e accolga l’altro. In questa prima parte si acquisisce la percezione positiva dei rapporti interpersonali e della comunicazione nel gruppo, l’affetto, la solidarietà tra i vari componenti, il supermento delle rivalità. I bambini possono così sperimentare un nuovo modo di vivere le relazione e di stare insieme.
- II fase: Sviluppo di temi cari per quello specifico gruppo di lavoro.
- III Fase: la creazione scenica, ossia il momento in cui si inventa, si allestisce, si discute, si sperimenta una scrittura scenica.
- IV Fase: l’elaborazione del vissuto all’interno del setting. Domande quali: Come vi siete sentiti? Che cosa vorreste tenere? Che cosa vorreste lasciare?, oltre a creare una memoria collettiva, si trasformano in esperienza.
- La performance è opzionale, un’occasione di passaggio che può essere colta. Uno spettacolo finale può aiutare il bambino a sentirsi protagonista, assumendosi e gestendo piccole responsabilità, ma non costituisce l’obiettivo finale del percorso di laboratorio di teatro educativo e sociale.
Risultati attesi
Facilità di inserimento all’interno dei nuclei familiari. Più in generale: attivazione di risorse interne, empowerment, padronanza e consapevolezza delle risorse\limiti del proprio corpo e acquisizione di nuovi strumenti e strategie individuali, utili nella relazione con il prossimo.
Sostenibilità
"Lo sviluppo sostenibile è quello che soddisfa le necessità delle attuali generazioni senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare le proprie" (Commissione mondiale sull'ambiente e lo sviluppo dell'ONU, 1987).
Come sostiene Edgar Morin tutto ciò che facciamo - ogni nostra azione, atteggiamento o scelta - è come un boomerang: ossia si ripercuote sulla nostra vita più o meno indirettamente e quando meno ce lo aspettiamo.
In questo senso un teatro sostenibile è efficace sotto molti punti di vista:
- trasmette alle nuove generazione, attraverso il linguaggio teatrale l’importanza dei temi della sostenibilità
- Favorisce un risparmio energetico
- Favorisce un risparmio economico, avvalendosi di pochi essenziali materiali: stoffe di recupero, imballaggi di cartone, materiali di uso comune…
- Promuove valori quali rispetto reciproco, l’uguaglianza, focalizzandosi su ciò che si ha a disposizione, sulle risorse interne del gruppo, anziché su ciò che si potrebbe avere se.
- Sviluppa nelle nuove generazione l’idea di appartenere ad un unico pianeta, la cittadinanza terrestre, di rilevante importanza in un’epoca fortemente globalizzata come quella in cui viviamo.

Laboratorio di canto
Note sull'attività
Dall’inizio del 2008 è stato proposto a tutti gli ospiti delle comunità un laboratorio di Canto. Tale progetto è stato elaborato con l’intento di rendere l’attività musicale accessibile a tutti gli ospiti delle varie comunità dell’Associazione Casa Nostra.
Il gioco è l’elemento principale che si vuole riportare nel percorso musicale, attraverso il quale si sviluppano le capacità sensoriali, motorie-espressive, socio-affettive.
Tale laboratorio musicale offre, inoltre, la possibilità di vivere la musica da vicino, inserita continuamente in tutti i contesti del mondo circostante.
Finalità educative
- creazione con i ragazzi di un clima gioioso e allegro mediante l'utilizzo della melodia
- la socializzazione, lo sviluppo di concentrazione e memoria;
- sviluppo di senso ritmico e coordinazione;
- uso corretto della voce;
- preparazione di una performance musicale.
Contenuti
La sperimentazione è necessariamente di carattere ludico:
- approccio con i bambini, tramite varie melodie musicali che permettano di mostrare attitudini e interessi;
- formazione canora;
- performance finale.
Questo modo di operare offre la possibilità di stabilire un contatto con i bambini e tra i bambini e di rendere i bambini consapevoli della relazione tra percorso musicale e prodotto.
Luogo
Il laboratorio si tiene all'interno della struttura della comunità.
Durata delle sessioni
L’attività di canto viene proposta una volta alla settimana per un'ora e mezza
Operatori impegnati
Il laboratorio musicale viene gestito da un volontario e da un educatore professionale presente in struttura, entrambi con competenze musicali, inoltre sono presenti gli educatori di ogni singola comunità che accompagnano i bambini.

Laboratorio creativo - Murales
Descrizione
La proposta del laboratorio creativo nasce nel periodo fra giugno e luglio 2010 quando ragazzi ed Educatori “rivisitano”, attraverso la realizzazione di un murale, la parete di una saletta che si trova all’interno della struttura della comunità.
Di seguito all’entusiasmo e alla notevole partecipazione è stato poi ripensato un arredamento più idoneo ad accogliere le esigenze che prevede un laboratorio, quindi tavoli, scaffali e materiali che riguardano la sezione proposta.
La sezione attualmente “all’opera” riguarda la lavorazione del legno e la sua successiva decorazione, attraverso tecniche ed elaborazioni semplici. Il laboratorio creativo è stato pensato dagli Educatori come un luogo dove imparare a mettersi in gioco, esprimere le proprie capacità ,dove creatività e fantasia, utilizzando diversi materiali, possono prendere forma.
La parte più interessante è sicuramente la “ricerca individuale”, che permette di sviluppare l’ingegnosità; per questo motivo si è pensato un percorso flessibile, e non rigidamente strutturato, senza irrompere l’originalità del singolo bambino/ragazzo.
Non importa infatti il risultato estetico del lavoro ma il percorso che ognuno di loro si è sforzato di compiere. La seconda sezione che si vuol proporre riguarda il riciclaggio e la riutilizzazione dei materiali di recupero.
Ogni incontro dovrebbe durare circa dall’una alle due ore, valorizzando tutte le varie tappe che portano alla realizzazione di un proprio manufatto, rispettando le capacità, lo stile e i tempi di ciascun bambino. Prima e dopo ogni incontro la verbalizzazione di ciò che è avvenuto assume un ruolo importantissimo.
Finalità
- aiutare il bambino a conquistare la propria autonomia;
- imparare a lavorare con gli altri (bambini e adulti di riferimento) nel rispetto reciproco;
- sviluppare la creatività, l’originalità e la fantasia;
- sperimentare l’utilizzo di diversi materiali e di varie tecniche;
- sviluppare le proprie capacità manipolative;
- responsabilizzare circa il valore delle cose;
- risvegliare l’entusiasmo di sperimentare e quindi imparare attraverso l’esperienza;
- crescere, divertendosi.

Laboratorio di giardinaggio
Titolo del progetto: SEMINO E COLTIVO IO!
Tipo di attività: Laboratorio di giardinaggio e coltivazione della terra
Ambito tematico: EDUCARSI ALLA SOSTENIBILITA’
Percorso di conoscenza e di educazione alla cura e al rispetto della terra e della persona
Soggetto proponente: Associazione Casa Nostra
Indirizzo: Corso Casale 246 Torino
OPERATORI COINVOLTI:
Il laboratorio viene gestito da un operatore esperto, esterno all’equipe, supportato di volta in volta dagli educatori in turno
Destinatari
Minori (6-17 anni) ospiti della comunità Lo Scoiattolo – L’Altalena
Obiettivi
- Sentirsi protagonisti dei percorsi di crescita e dei cambiamenti
- Educare le disposizioni della mente attraverso attività coinvolgenti
- Condividere ed attuare una metodologia per la formazione e l’educazione, basata sulla cooperazione per costruire il ben-essere e la cittadinanza attiva.
Metodologia e procedure
Ogni bambino/a e/o ragazzino/a coinvolto, sotto la guida di un esperto, avrà la possibilità di realizzare un vero e proprio percorso di coltivazione di alcuni ortaggi. Dovrà scegliere tra
- ortaggi che crescono sotto terra: cipolla, patata, carota, rapa.. .
- ortaggi che crescono in superficie con fiori e frutto: pomodoro, zucchino, melanzana …
- ortaggi che crescono in superfice con foglie da taglio: costina, cicoria, radicchio, insalata …
Contenuti
- le piante e la loro vita: nascita, nutrimento, crescita, funzione clorofilliana …
- la semina: in serra, all’aperto, profondità dei semi, distanza tra un seme e l’altro
- il tempo della semina e la scelta del periodo in cui effettuarla
- le fasi lunari: luna calante, luna crescente …
- l’esposizione alla luce del sole
- la preparazione del terreno: la concimazione biologica e la preparazione della terra (il letame)
- caratteristiche delle piante e tempi di crescita
- tecnica e modalità di trapianto della piantine
- diradamento e sfoltimento
- come sostenere le piante rampicanti
- importanza dell’irrigazione: tempi e tecniche
- uso di eventuali insetticidi biologici
- come riconoscere un frutto maturo e come consumarlo per gustarlo in modo ottimale
- come liberare il terreno dopo la coltivazione e come preparare il terreno per un nuovo ciclo
Fasi di realizzazione(Marzo-Novembre 2011)
- Condivisione del progetto
- Suddivisione dei ruoli
- Semina
- Cura
- Coltivazione
- Raccolta
- Consumo
Aspetti da segnalare
L’orto viene diviso in settori e ognuno di questi verrà assegnato ad un bambino affinché possa prendersene cura.
Verranno collocati dei cartelli con la specie seminata e la data. Ogni bambino terrà un diario di bordo con le osservazioni personali e quelle di gruppo.
La rappresentazione finale consentirà ai ragazzi di mettersi in gioco attraverso la realizzazione di una prestazione autentica.
Consentirà di manifestare le conoscenze, le abilità e le competenze acquisite; inoltre sarà un’occasione per realizzare e praticare la cittadinanza attiva attraverso la realizzazione di un “prodotto” fruibile da tutta la popolazione.
Risultati attesi
- Miglioramento della qualità della vita
- Coinvolgimento di tutti i bambini e ragazzini ospiti della comunità, dei volontari, di eventuali parenti e degli amici
- Costituzione di una comunicazione attiva
- Condivisione di una mission educativa tra i diversi soggetti coinvolti
- Creazione di una comunità di pratica e di apprendimento.
Criteri di valutazione
Monitoraggio delle diverse fasi di realizzazione del progetto, indicatori di gradimento, feedback dalle attività, analisi dei processi attivati e del prodotto realizzato, rubriche di valutazione.
Data di avvio e di conclusione: Marzo 2011 – Ottobre, novembre 2011

Progetto spazi acqua autogestiti
Obiettivi
Attraverso l’attività sportiva ed in particolare nel nostro caso, il nuoto, cerchiamo di offrire al bambino un’opportunità, un momento per vivere un’esperienza diversa. Ognuno di loro ne usufruirà in modo soggettivo, e ne trarrà dei singoli benefici, che si ripercuoteranno nella vita quotidiana e l’arricchiranno di maggiori capacità.
Lo sport può essere “uno strumento” utile per educare ed aiutare a crescere, considerando il fatto che ogni persona, principalmente i bambini, hanno un bisogno primario e cioè quello di fare del movimento uno strumento attraverso il quale è possibile la conoscenza e la vita di relazione.
Nell’attività sportiva è perciò possibile individuare una molteplicità di scopi che gratificano, in maniera più o meno consapevole, i fondamentali bisogni dei nostri bambini.
Obiettivi generali
Alcuni degli obiettivi che ci “prefiggiamo” attraverso l’ambiente della piscina ed il nuoto sono:
- l’interagire con l’ambiente acqua, il “superare alcuni limiti e la paura di relazionarsi positivamente rispetto ad essa;
- l’aumentare la conoscenza e la consapevolezza del proprio corpo, cercando di apprendere l’attività specifica del nuoto;
- il dare l’opportunità di giocare e far movimento in un ambiente diverso;
Obiettivi specifici per i minori accolti nelle strutture
- integrare il lavoro fatto in comunità rispetto allo sviluppo di autonomie personali, come il vestirsi e il lavarsi.
- migliorare il benessere psicologico del bambino in modo da gestire il suo stress riducendo l’ansia e promuovendo una sana regolazione del sonno.
- infine, lo sport può assolvere l’importante ruolo di canalizzatore dell’aggressività. Questa può produttivamente essere liberata, senza il bisogno di inibirla, canalizzata a scopi funzionali per il bambino anziché essere dispersa o utilizzata con finalità auto o etero lesive.
Tempi
Un’ora alla settimana. Preferibilmente in un giorno infrasettimanale dalle ore 16.00 alle ore 17.00 oppure dalle ore 15.00 alle ore 16.00
Operatori coinvolti
Istruttore di nuoto con brevetto – educatori professionali
Nella scelta dei professionisti coinvolti, l’Associazione ritiene importante che la figura dell’istruttore coincida con quella dell’educatore in quanto, oltre ad avere le conoscenze tecniche necessarie, utilizza le sue capacità interattive e abilità interpersonali che possono accogliere maggiormente le problematiche portate da questi minori.
Periodo di riferimento
Da ottobre a giugno (con la fine della scuola)
Età: tra i 6 e i 14 anni
Numero di minori coinvolti: 10
Tipologia utenza:
minori che necessitano di inserimenti in comunità alloggio a causa di diverse problematiche quali:
- maltrattamenti (fisici e psicologici) da parte del nucleo familiare
- trascuratezza rispetto al soddisfacimento dei bisogni primari ed evolutivi
- carenza nelle capacità genitoriali
I bambini inseriti sono segnalati e seguiti dai Servizi Sociali di territorio, dalla Neuropsichiatria Infantile, oltre che da Tribunale per i Minorenni.